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Le basi del Marketing per Startup

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rima di iniziare a costruire è necessario avere le fondazioni giuste.

         Una strategia di marketing dedicato alle startup non può dare per scontato queste fasi:

 

1. Selezione del mercato

E’ facile pensare che tutto il mondo possa essere interessato ai tuoi prodotti. In realtà, solo una piccola parte del mercato sarà realmente interessata al tuo prodotto.Piuttosto cerca la nicchia di mercato che davvero sarà interessata al tuo mercato, e cerca di posizionarti in quella nicchia in qualsiasi modo possibile. 

Come selezionare il mercato migliore? Ci sono quattro fattori da dover considerare:

Dimensioni del mercato

E’ importante conoscere esattamente quanti potenziali consumatori possono esserci nel mercato al quale vuoi riferirti

Potenzialità di spesa

Quanto i profili che hai analizzato, sono capaci di spendere, qual è la loro disponibilità di spesa

Competizione

Analizzare la saturazione del mercato, significa studiare quanti potenziali concorrenti ci sono e come agiscono nel mercato

Creazione di valore

Infine, una valutazione e comparazione della tua idea con le altre è fondamentale per poter sottolineare quali sono i tuoi punti di forza e debiolezza nei loro confronti

 

2. Definisci delle parole chiave

A questo punto, una volta aver definito con chiarezza il mercato nel quale si vuole operare, definire una lista di parole chiavi e’ cruciale. 

Creare un network di possibili parole che possano ricondurre alla tua startup e’ importante, specialmente oggigiorno dove qualsiasi ricerca viene effettuata da Google.

Per di più’, avere una lista di proprie parole chiavi permette di utilizzarle appositamente per poter racchiudere il messaggio e l’ideale che si vuole trasmettere con la tua startup in maniera facile ed impattante.Inoltre, puoi anche utilizzare le parole chiave come argomento di conversazione in blog. 

Se non hai ancora trovato le parole che meglio identificano la tua startup, dirottando traffico su di essa, puoi dare un’occhiata a Google’s Keyword Tool o Uber Suggestion. Questi strumenti sono molto utili per poter osservare quali sono i maggiori trend di ricerca del momento, ovviamente più’ queste parole sono cercate più’ la competizione è’ spietata per poter apparire tra le ricerche correlate.

 

3. Definisci cos’è per te il successo

La parola SUCCESSO può essere interpretata diversamente a seconda della startup e della sua natura.

Per esempio, alcune potrebbero definirlo come il raggiungimento di di 500 nuovi consumatori mentre altre, potrebbero definirlo come aver raggiunto un $50.000 di entrate.
Indipendente da quale sia l’interpretazione, è fondamentale che venga scritta, compresa e condivisa da tutti i componenti della startup: così facendo sarà l’obiettivo numero uno di tutti e tutti opereranno per raggiungerlo. 

4. Definisci dei parametri di valutazione adeguata

Citando le parole di Eric Riers:

“… I parametri di valutazione non devono essere un riflesso di vanitosità del tuo giro di affari, quanto piuttosto la misurazione della realtà per quella che è.”

Solamente in questo modo la tua startup  saprà di volta in volta cosa modificare e come, altrimenti senza delle misurazioni efficienti, nel lungo termine, potresti realizzare che è ormai troppo tardi.

Assicurati che ogni parametro di valutazione abbia una specifica e significativa misurazione ad esso collegata: misurare tutto non solo è difficile e complesso, ma molte volte devia da quello che è l’effettivo parametro che si vuole realmente analizzare.

Un piccolo consiglio: fissa i parametri di valutazione fin dall’inizio, così potrai subito misurare ciò che ti occorre. 

 

5.Stima il tasso di conversione

Il tasso di conversione permette di sapere con esattezza quante delle persone che magari si sono iscritte, collegate o hanno avuto un determinato comportamento, si sono poi rivelate essere davvero interessate al prodotto acquistandolo. 

Per cui, questo tasso permette di ridimensionare i risultati ottenuti: supponiamo che ci sono 100 nuovi iscritti alla tua piattaforma, per un incremento del 20% rispetto la scorsa settimana. Sembrerebbe davvero un ottimo risultato, ma se in realtà poi si analizza il tasso di conversione, solamente l’1% di questi si è rivelato essere effettivamente un compratore. 

 

6. Fissa un budget

Anche se delle volte strategie di marketing realizzate all’interno della startup costano all’incirca 61% meno di quelle assegnate ad agenzie esterne, comunque hanno un costo che si somma a tutti gli altri da sostenere.

Di conseguenza è sempre meglio fissare un certo budget da non superare.

Successivamente, una volta aver fissato un certo budget, la sua distribuzione è altrettanto importante: se per esempio il tuo punto forte è sui social, il budget sarà distribuito in proporzione maggiore in queste attività, di modo che si possano incentivare e far fruttare ancora di più.


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