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Recensione di “O meglio o niente. Come si vince la mediocrità e si raggiunge l’eccellenza” di Jim Collins

In questa recensione viene fatta un’analisi del libro “O meglio o niente. Come si vince la mediocrità e si raggiunge l’eccellenza”, il cui titolo originale è Good to Great: Why Some Companies Make the Leap and Others Don’t” di Jim Collins.

Per trovare le chiavi della grandezza, il team di ricerca di Collins, composto da 21 persone, ha letto e codificato 6.000 articoli, generato oltre 2.000 pagine di trascrizioni di interviste e creato 384 megabyte di dati informatici in un progetto durato cinque anni. I risultati sorprendono molti lettori e, francamente, ne sconvolgono altri.

La sfida

Built to Last, lo studio della gestione determinante degli anni novanta, ha dimostrato come le grandi aziende trionfano nel tempo e come prestazioni sostenute a lungo termine possano essere progettate nel DNA di un’impresa sin dall’inizio.

E per quanto riguarda l’azienda che non è nata con un grande DNA? In che modo le buone aziende, le aziende mediocri e persino le cattive possono raggiungere una duratura grandezza?

Lo studio

Per anni, questa domanda è venuta in mente a Jim Collins. Ci sono aziende che sfidano la gravità e trasformano la mediocrità a lungo termine o che sfociano in supremazia a lungo termine? E in caso affermativo, quali sono le caratteristiche distintive universali che spingono un’azienda a passare da buona a ottima?

Gli standard

Utilizzando parametri di riferimento severi, Collins e il suo team di ricerca hanno identificato una serie di aziende d’élite che hanno fatto il salto verso grandi risultati e hanno mantenuto tali risultati per almeno quindici anni. Bello, vero? Dopo il balzo, queste società hanno generato rendimenti azionari cumulativi che hanno battuto il mercato azionario generale di una media di sette volte in quindici anni, meglio del doppio dei risultati ottenuti da un indice composito delle più grandi società del mondo, tra cui la Coca-Cola, Intel, General Electric e Merck.

I confronti

Il team di ricerca ha messo a confronto le aziende buone e ottime con una serie di società accuratamente selezionate che non sono riuscite a fare il salto di qualità. Cosa era diverso? Perché un insieme di società è diventato davvero grande mentre l’altro è rimasto solo buono?

Le scoperte

I risultati dello studio di “O meglio o niente” sorprenderanno molti lettori e faranno luce su praticamente ogni area della strategia e della pratica di gestione. Inoltre, il team di ricerca è rimasto sorpreso nello scoprire il tipo di leadership richiesta per raggiungere la grandezza.

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